In questa pagina trovate informazioni e notizie legate principalmente alla mia attività di regia documentaria e cinematografica, ma anche scritti, riflessioni, diari di viaggio, appunti.

COME UN UOMO SULLA TERRA




COME UN UOMO SULLA TERRA

(Italia 2008 – 68’ - miniDV)

un film di Riccardo Biadene, Andrea Segre, Dagmawi Yimer
regia di Andrea Segre, Dagmawi Yimer
in collaborazione con Riccardo Biadene




Alessandro Triulzi , Marco Carsetti (Asinitas Onlus) e Andrea Segre (ZaLab)
presentano

una produzione dell’associazione Asinitas Onlus
in collaborazione con ZaLab


La voce diretta dei migranti etiopi sulle brutali modalità con cui la Libia sta operando, per conto e grazie ai finanziamenti di Italia ed Europa, il controllo dei flussi migratori dall’Africa.


Dag studiava Giurisprudenza ad Addis Abeba, in Etiopia.
A causa della forte repressione politica nel suo paese ha deciso di emigrare.
Nell’inverno 2005 ha attraversato via terra il deserto tra Sudan e Libia.

In Libia, però, si è imbattuto in una serie di disavventure legate non solo alle violenze dei contrabbandieri che gestiscono il viaggio verso il Mediterraneo, ma anche e soprattutto alle sopraffazioni e alle violenze subite dalla polizia libica, responsabile di indiscriminati arresti e disumane deportazioni.

Sopravvissuto alla trappola Libica, Dag è riuscito ad arrivare via mare in Italia, a Roma, dove ha iniziato a frequentare la scuola di italiano Asinitas Onlus punto di incontro di molti immigrati africani coordinato da Marco Carsetti e da altri operatori e volontari.

Qui ha imparato non solo l’italiano ma anche il linguaggio del video-documentario. Così ha deciso di raccogliere le memorie di suoi coetanei sul terribile viaggio attraverso la Libia, e di provare a rompere l’incomprensibile silenzio su quanto sta succedendo nel paese del Colonnello Gheddafi.

“Come un uomo sulla terra” è un viaggio di dolore e dignità, attraverso il quale Dagmawi Yimer riesce a dare voce alla memoria quasi impossibile di sofferenze umane, rispetto alle quali l’Italia e l’Europa hanno responsabilità che non possono rimanere ancora a lungo nascoste.

Il documentario si inserisce in un progetto di Archivio delle Memorie Migranti che dal 2006

l’associazione Asinitas Onlus, centri di educazione e cura con i migranti (www.asinitas.net) sta sviluppando a Roma in collaborazione con ZaLab (www.zalab.org), gruppo di autori video specializzati in video partecipativo e documentario sociale e con AAMOD – Archivio Audioviso Movimento Operaio e Democratico.